NOZIONI DI BASE

Si è accennato in precedenza che il biliardo consta di diverse specialità, tuttavia quelle che ci interessano più da vicino sono la carambola, nelle varianti “libera”, “3 sponde” e “quadro (47/1 – 47/2), e la stecca nelle varianti “5 birilli” e “goriziana”.

Per poter giocare alla carambola “3 sponde” occorre avere delle conoscenze di base che solo la carambola “libera” e “quadro” possono dare, in quanto sono, questi ultimi, giochi di serie; gioco di serie significa che si riesce a controllare: forza, movimento e traiettorie di tutte e tre le bilie riuscendo a realizzare un idoneo piazzamento per il tiro successivo.

E’ chiaro che esistono giocatori di carambola “3 sponde” che non hanno mai conosciuto la “libera”, pero è anche vero che i più grandi campioni hanno tutti una precedente esperienza di “libera” e “quadro”.

Bisogna dire, nonostante può risultare superfluo, che in ogni tiro che si effettua, per raggiungere il risultato voluto, è necessario applicare alla bilia battente una velocità ed un certo effetto che poi vanno applicati in maniera specifica.

La velocità della bilia è direttamente proporzionale alla forza che viene impressa ed entrambe possono calcolarsi in maniera tanto più precisa quanto maggiore è l’esperienza.
Distinguiamo una velocità lenta, una media ed una forte; la velocità lenta è determinata da una forza tale che consente alla bilia di arrivare alla terza sponda; la velocità media è applicata alla bilia che deve raggiungere la 4° e 5° sponda, mentre una velocità forte si applica alla bilia che deve raggiungere sponde superiori alla 5°.

Gli effetti possono applicarsi, secondo le necessità, su tutta la superficie visibile frontalmente, cioè in alto, in basso, a destra, a sinistra, etc., come nella figura che segue, con risultati di volta in volta differenti.


La quantificazione dell’effetto è eseguita in “Tappi di effetto” che sono stati riferiti idealmente alla circonferenza media (12 mm circa) del cuoietto posto all’estremità distale del puntale della stecca.

 

Da precisare che il MASSIMO EFFETTO presenta come svantaggio il rischio di “steccare”, con la conseguenza di un tiro andato a vuoto; di contro ha il grande vantaggio di consentire tiri precisi e oltre i limiti numerici in quanto, se correttamente eseguito, dà la possibilità di un allungo di circa 10 punti.

Con una partenza di 50, ad esempio, il massimo arrivo matematico è 50; con il MASSIMO EFFETTO si può raggiungere fino al punto 60.

ARGOMENTI DI ALLENAMENTO

Come regola generale, in condizioni ottimali del biliardo, da sponda lunga a lunga ed in orizzontale, con un tappo di effetto l’arrivo è spostato di un diamante, con due tappi di due diamanti; da corta a corta, con un tappo ci si sposta di due diamanti , con due tappi ci si sposta di quattro diamanti, come da schema seguente: IMMAGINE 1 - IMMAGINE 2

Il colpo impresso in alto, rispetto alla linea mediana della bilia, dà come risultato la tendenza della bilia a continuare ad andare avanti dopo aver urtato un ostacolo (effetto scorrente o “liscio”); al contrario, se il colpo è dato in basso la tendenza della bilia è quella di tornare indietro (retrò). IMMAGINE

Più in alto o in basso è impresso il colpo, maggiore sarà la tendenza della bilia ad andare avanti o indietro.

Il colpo “Ammortie”, inoltre, dà come risultato, un arresto del movimento della bilia battente quando colpisce a pieno un’altra bilia.

Oltre agli effetti, di cui si è accennato, è fondamentale sottolineare che in ogni tiro esistono altre variabili, che condizionano la riuscita di un tiro, e cioè:
- forza impressa alla bilia,
- velocità di esecuzione del tiro,
- punto di battuta,
- porzione di bilia colpita.

E’ chiaro che, se tutte le variabili sono state calcolate con precisione le percentuali di riuscita del tiro sono abbastanza alte; quando qualcuna o più di queste variabili risultano inesatte, il tiro non sortisce il risultato voluto.